Prestipino inguaia lo Schiaparelli: le pagelle di Schiaparelli Gramsci-Agnesi
(A cura di Marcello Brescia)

Una realtà unica e insindacabile dello sport in generale, oltre che ovviamente del calcio, è che non esistono vincitori per diritto divino. In partite dal tempo ridotto come queste poi, la quantità di potenziali imprevisti aumenta esponenzialmente, con i singoli episodi a farla da padrone, in barba a ogni possibile gap tecnico. È esattamente questo ciò che è successo nella partita tra Schiaparelli Gramsci e Agnesi, vinta da questi ultimi sovvertendo ogni possibile pronostico. Fin dai primi minuti, del resto, si poteva intuire che c'era qualcosa di strano nell'aria, a partire dal ritmo basso tenuto da uno Schiaparelli con qualche assenza importante (su tutti Giuliani e Magnelli, in panchina per scelta tecnica) e dalla ritrovata compattezza di un Agnesi lontano parente della non-squadra vista contro il Cardano. A suonare per primo il gong, risvegliando il Gramsci dal torpore, sono dunque i biancoverdi, che vanno in vantaggio in maniera quasi inattesa: recupero alto in anticipo di Rossi, ed imbucata perfetta per Prestipino, che una volta presa la mira non manca il bersaglio. Le lancette iniziano dunque a girare sempre più rapidamente per lo Schiaparelli, costretto a fare i conti con il
baricentro sempre più basso dell'Agnesi, che si esalta in un secondo tempo di sofferenza territoriale. Mister Serra, per ridare peso e qualità all'attacco, butta dunque dentro i due esclusi menzionati sopra, mentre Giorgetti, in ripartenza, fallisce il gol del raddoppio. C'è dunque spazio per l'assedio degli ultimi minuti, in cui le idee lasciano spazio alla foga: ad abbassare la saracinesca su Magnelli ci pensa dunque un grande Sambati, tra gli assoluti protagonisti della prima vittoria di sempre dell'Agnesi alla MFC. Inaspettatamente dunque, la posta in palio tra Agnesi e Berchet, nel match di venerdì 11 aprile, sarà davvero altissima, con entrambe le squadre che sognano ancora un'assurda qualificazione. Si mangia invece i gomiti lo Schiaparelli Gramsci, a cui manca ancora lo scoglio più duro del girone, ossia la partita contro il Cardano di martedì 15.

SCHIAPARELLI GRAMSCI
D'Adamo 6
Rodrigues 5,5
Pugliese 5,5
Cimarra 6,5: altra buona prestazione, tra i pochi a riconfermarsi sul livello espresso contro il Berchet.
Di Crescenzo 6: a sinistra, giocando a piede invertito, fa un po' più di fatica rispetto alla fascia opposta, ma gioca comunque in maniera ordinata.
Lenzi 5,5
Boselli 5,5
Balbi 6: lì in mezzo è forse quello che ne esce meglio (o sarebbe più corretto dire meno peggio) per qualità e atteggiamento.
Lanzone 6: il più in palla dello Schiaparelli, che per creare pericoli ha bisogno delle sue invenzioni. Alla lunga però inizia ad appannarsi, intestardendosi e sbagliando qualche scelta di troppo.
Marzo 5,5: troppo poco presente nello sviluppo del gioco, non trova mai gli spazi giusti per rendersi pericoloso.
Laddaga 5,5
(Subentrati: Giuliani 6
Nichetti 5,5
Magnelli 5,5
Delfino s.v.
Vivaldini s.v.)
AGNESI
Sambati 7: la prestazione offensivamente scialba dello Schiaparelli non lo chiama in causa troppe volte, ma si fa trovare pronto all'occorrenza. Spicca un intervento notevolissimo per chiudere lo specchio a Magnelli.
Melchiori 6,5
Rossi 6,5: ben coadiuvato dai suoi compagni di reparto, limita come meglio può le punte avversarie. Ulteriore nota di merito per aver sostanzialmente plasmato l'azione del gol.
Sironi 6
Anzaldi 6,5
Apostolo 6,5
Pernisa 6,5
Martinelli 7: ringhia su ogni singola maglia dello Schiaparelli che gli capita a tiro, dando sostanza a un centrocampo dimostratosi all'altezza del match.
Ferrazzi 6,5: dà letteralmente tutto a furia di fare su e giù sulla fascia sinistro, pagando forse qualcosa in termini di lucidità. Rimane comunque una prova apprezzabilissima.
Prestipino 7: nascosto tra le pieghe della partita, spunta quasi dal nulla in area di rigore, non sbagliando l'appuntamento con la rete che regala 3 punti enormi all'Agnesi.
Giorgetti 6
(Subentrati: Bianchetti s.v.)